Partenza e arrivo: Piverone, parcheggio di strada Blanda (310 m)
Lunghezza: 5 km (piedi), 8 km (bici)
Dislivello: 60 m (piedi), 100 m (bici)
Tempo di percorrenza: 1h 20m (piedi)
Difficoltà: T a piedi - CM in bici
Periodo consigliato: tutto l’anno
ACCESSO
Con i mezzi pubblici: Autobus Sadem linea 265.2 Borgofranco-Verrone. Info: www.sadem.it , tel. 011 3000611
In auto: Dalla A4 Milano-Torino o dalla A5 Torino-Aosta imbocchiamo il raccordo Santhià-Ivrea e usciamo ad Albiano, da qui seguiamo le indicazioni per Azeglio e Piverone. Una volta arrivati nel centro storico possiamo lasciare l’auto nel grande parcheggio di strada Blanda.
DESCRIZIONE
Dal parcheggio di strada Blanda imbocchiamo strada San Pietro e in piazza Lucca, dove possiamo ammirare la bella torre-porta campanaria, giriamo a sinistra, immettendoci sulla Via Francigena. Di fronte alla chiesa parrocchiale proseguiamo diritto su via Castellazzo, al successivo bivio a Y teniamo la sinistra, e dopo un breve tratto in discesa svoltiamo a destra.
Di fronte a una fattoria giriamo a sinistra imboccando una carrareccia, e percorriamo un bel tratto panoramico tra campi e vigneti, che conduce alla suggestiva chiesetta di San Pietro in Livione, più conosciuta come “Gesiùn”. E’ una chiesa unica nel suo genere, uno dei “gioielli” della Via Francigena piemontese per le sue caratteristiche architettoniche, per le sue minuscole dimensioni e per il fascino che deriva dalla mancanza del tetto e dalla presenza di tracce di affreschi nella navata. La chiesa risale all’XI secolo, ed è quello che rimane della borgata di Livione, oggi scomparsa.
Attraversiamo la strada asfaltata e proseguiamo dritto su strada Novello Secondo, per riprendere poco dopo una bella carrareccia dove teniamo la destra per attraversare un tratto boscoso, delimitato da muretti a secco. Al bivio a T giriamo a destra in discesa, e raggiungiamo strada Rapella, dove abbandoniamo la Via Francigena per svoltare a destra e scendere verso strada per Viverone, dove il percorso ci offre due possibilità a seconda del mezzo di trasporto utilizzato.
Se siamo in bicicletta: giriamo a sinistra, e arrivati sulla strada statale del lago di Viverone l’attraversiamo e imbocchiamo il viottolo che porta verso il lago; giriamo a destra per percorrere il bel lungolago, dove a seconda della stagione possiamo ammirare varie specie di uccelli acquatici: anatre, folaghe, svassi, aironi cinerini, e altre specie di uccelli che transitano dal lago durante le migrazioni oppure svernano lungo le sponde e nelle aree umide. Arrivati al lido di Anzasco giriamo a destra costeggiando la piccola chiesa dedicata a Santa Maria delle Grazie, risalente al X secolo e restaurata nel Settecento. Attraversiamo la statale e imbocchiamo strada Chiusure, una ripida salita accanto a una grande villa; incrociamo una strada asfaltata e proseguiamo tenendo la destra, costeggiamo l’agriturismo La Schiavenza e percorriamo una bella strada panoramica tra le vigne, fino ad arrivare a un bivio a T dove giriamo a destra e poco dopo a sinistra, per ricongiungerci con il percorso pedonale.
Se siamo a piedi: giriamo a destra e dopo 300 m proseguiamo dritto al bivio in cui ci ricongiungiamo con il percorso ciclabile.
Percorriamo un altro bellissimo tratto panoramico, in cui la vista può spaziare su tutto l’anfiteatro morenico di Ivrea, sul Lago di Viverone e sulle Alpi Canavesane. Da qui nelle belle giornate si può ammirare l’inconfondibile piramide del Monviso. Ci immettiamo su via Sola per entrare nel centro storico di Piverone, dove in corrispondenza della chiesa parrocchiale giriamo a sinistra per ritornare al punto di partenza.