Quanto alle torri, chiunque riesce a coglierne la funzione di difesa, di avvistamento, di dominio di una casata su un’altra. In molti piccoli borghi si trovano quelle edificate a difesa dei ricetti: nel vostro girovagare per il Canavese, le troverete a Torre, a Perosa, a Oglianico, a Levone, a Villareggia, a San Martino, a Romano, a San Benigno e in tanti altri paesi. Di tutt’altra natura invece, sono quelle di Pont Canavese, la Torre Ferranda e la Torre Tellaria, quella Ottagonale di Chivasso, quelle di Cuorgné.

Ma i veri scrigni sono le chiese, che custodiscono architetture e opere d’arte di tutte le epoche, disseminate in ogni angolo, in ogni centro abitato, seppur piccolo, nelle campagne, nelle borgate di montagna; simboli del potere ecclesiastico nei secoli e, allo stesso tempo, della devozione popolare.

La Cattedrale di Santa Maria Assunta ad Ivrea, con i possenti campanili romanici e la cripta. L’Abbazia di Fruttuaria a San Benigno Canavese, con la torre campanaria, gli scavi archeologici e i mosaici dell’XI secolo.

Il Duomo di Chivasso, come lo chiamano i chivassesi, con la sua facciata capolavoro gotico in terracotta.

Il Santuario di Belmonte, splendido balcone sul Canavese, con il suo Sacro Monte. Il Duomo di San Giovanni Battista a Cirié, bellissimo esempio di gotico piemontese, che custodisce alcune opere d’arte di gran pregio, la chiesa del Convento di San Bernardino a Ivrea, con un mirabile transetto affrescato dallo Spanzotti nel 1485. 

E poi le architetture industriali di Ivrea, riconosciute dall’UNESCO, l’edificio di presa del Canale Cavour a Chivasso e tanti musei tematici come il Museo Garda ad Ivrea, con preziose collezioni di arte orientale, il Museo Tecnologicamente con le collezioni di macchine Olivetti, il Museo Storico Etnografico Nossi Rais a San Giorgio, il Museo della Plastica Cannon-Sandretto e il Museo del Territorio a Pont.